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18/Mag/2023


GUIDA agli
IMPIANTI DENTALI




Perchè i denti devitalizzati si rompono

Il motivo delle frequenti rotture dei denti devitalizzati e le modalità di prevenzione.

L’importanza di proteggere adeguatamente i denti canalari è un concetto spesso trascurato dai pazienti e sottovalutato da alcuni dentisti. È imperativo notare che questi denti sono ad alto rischio di frattura se non adeguatamente protetti.

Qual è il motivo della rottura?

Le ragioni alla base della rottura dei denti possono essere attribuite a fattori sia chimici che meccanici. Quando a un dente manca il nervo, si “disidrata” e assume una consistenza più fragile, simile al vetro, che lo rende vulnerabile a fratture e crepe. Tuttavia, il problema principale è di natura meccanica. 

La natura ha dotato i denti di una struttura anatomica in grado di sopportare la forza della masticazione. Tuttavia, un evento comune è la carie, che spesso colpisce l’area tra i denti. Per rimuovere la carie, spesso viene asportata una delle creste che collegano la sezione esterna e quella interna del dente, compromettendone il sostegno quando sottoposto alla pressione masticatoria.

Nei casi in cui la carie è avanzata fino al nervo, richiedendo la devitalizzazione, il dente dovrà essere perforato più a fondo nel suo nucleo per consentire al dentista di raggiungere ed estrarre il nervo interessato.

In situazioni in cui il dente ha subito gravi danni, spesso è necessario rimuoverlo completamente. Tuttavia, ci sono casi in cui può essere impiegata una procedura alternativa nota come “allungamento clinico della corona” per salvare il dente. Questa procedura prevede la manipolazione della gengiva e del tessuto osseo al fine di fornire una maggiore copertura del dente interessato.

 

Quali misure si possono adottare per evitare che questo problema si diffonda?

Il processo di rimozione delle restanti superfici di un dente soggette a forze masticatorie può essere ottenuto abbassando il dente di 2-3 mm. Successivamente, una ricostruzione prodotta da un tecnico in laboratorio viene incollata al dente. Questo tipo di ricostruzione è noto come intarsio. La tecnica dell’intarsio è un metodo efficace per preservare una notevole quantità di materiale dentale sano rispetto ai metodi tradizionali di restauro dei denti devitalizzati, come la corona in ceramica, che alcuni pazienti chiamano capsula.

In determinate situazioni, è disponibile un altra soluzione per la ricostruzione dentale. Ciò comporta la realizzazione di un’otturazione da parte del dentista, che ricostruirà manualmente le cuspidi del dente, eventualmente con l’ausilio di guide specializzate. Questo approccio è consigliato solo quando rimane uno spessore sufficiente nelle pareti del dente. È importante ricordare che se un dente è stato devitalizzato, eventuali parti residue del dente ancora presenti devono essere protette durante la masticazione. Tuttavia, ci possono essere rari casi in cui la struttura del dente è abbastanza forte da resistere alla pressione della masticazione.

Purtroppo, su base mensile, riceviamo pazienti che hanno un disperato bisogno di cure dentistiche a causa di una sensazione di “cracking” accompagnata da dolore ai denti. Nella maggior parte dei casi, il dente interessato dovrà essere estratto. Questo è spesso il risultato della scelta di una soluzione più economica e rapida, come un’otturazione di base su un dente devitalizzato, che alla fine porta a spese finanziarie più significative. Invece, si raccomanda di perseguire un approccio più naturale, come il posizionamento di un impianto dentale

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10/Mag/2023


GUIDA agli
IMPIANTI DENTALI




Bruxismo dentale

Che cos’è il bruxismo?

Il bruxismo è il digrignamento o lo spazzolamento involontario dei denti; non è una malattia masticatoria o correlata al cavo orale, ma è ora riconosciuta come un disturbo del sonno. Secondo l’American Academy of Sleep Medicine, è una “parasonnia”, o più specificamente un “disturbo del movimento correlato al sonno“, che colpisce circa l’8% della popolazione. Di diversa origine è il digrignamento diurno dei denti, che sembra essere più correlato a problemi originati da ansia, postura o sindrome occlusale.

Il digrignamento dei denti logora i denti e, nei casi più gravi, le gengive. Anche il sistema muscolare può risentirne negativamente, tra cui ipertrofia muscolare, contratture, ecc. L’articolazione temporomandibolare è sottoposta a carichi di lavoro eccessivi che possono danneggiare le strutture cartilaginee e legamentose.

Cosa causa il bruxismo?

Non sembra esserci alcuna connessione con la fisiologia masticatoria o l’anatomia dentale.

Secondo recenti ricerche, il bruxismo sembra essere associato all’insorgenza di “cortecce associate al sonno” e “risvegli volontari”. Queste condizioni sono anomalie transitorie nell’attività cerebrale durante il sonno che influenzano la respirazione, il cuore, la circolazione e l’attività muscolare. I meccanismi che coinvolgono gli organi elencati avvengono attraverso la produzione di sostanze che producono stimoli diretti agli organi. Sono sostanze adrenergiche normalmente prodotte dall’organismo in situazioni di pericolo immediato.

Secondo questa teoria, il bruxismo è un disturbo del sonno come mioclono, sindrome delle gambe senza riposo, russamento con OSAS, sonnambulismo, insonnia.

Cosa può creare il bruxismo?

A lungo termine, il bruxismo può causare erosioni profonde e distruttive che possono fratturare le superfici occlusali dell’elemento restaurativo.

A causa del lavoro costante, i muscoli della masticazione coinvolti diventano ipertrofizzati e i muscoli assorbiti possono diventare doloranti o causare mal di testa e dolore al collo.

 L’ATM (articolazione temporo-mandibolare) può danneggiarsi e produrre una sindrome dolorosa o una disfunzione: “sindrome da dolore disfunzionale”. In alcuni pazienti sono presenti cefalea e dolore craniofacciale, spesso interpretati come disturbi sottostanti senza causa apparente.

Uno studio recente ha confermato che il 15% dei pazienti con bruxismo presentava alterazioni delle onde cerebrali durante gli attacchi, sudorazione nel 23%, palpitazioni nel 62%, perdita della libido nel 50% e ipertensione nel 19% sembravano essere strettamente correlati.

Come viene diagnosticato il bruxismo?

 Il bruxismo può essere facilmente sospettato quando c’è un’intensa erosione dei denti e ipertrofia del massetere (muscolo masticatorio). La diagnosi viene effettuata attraverso una serie di valutazioni per determinarne la gravità, che è proporzionale all’impatto dell’arousal (microarousals). La polisonnografia domestica è un mezzo di primo soccorso per monitorare durante il sonno: frequenza respiratoria, saturazione di ossigeno, frequenza cardiaca, pressione sanguigna.

 In caso di dubbio sulla diagnosi, si raccomanda di condurre una diagnosi differenziale da condizioni simili come l’epilessia notturna eseguendo la video polisonnografia utilizzando un elettroencefalogramma (EEG). Anche l’EMG dei muscoli masticatori è un importante aiuto nella diagnosi. Quando sono presenti mal di testa da tensione o tinnito, gli specialisti eseguono un’ulteriore valutazione per il triage diagnostico.

Rimedi e trattamenti

Il trattamento più comune per il bruxismo è il bite, una maschera in resina modellata sull’arcata dentale che protegge i denti, riduce i danni da attrito eccessivo e aiuta a rilassare i muscoli dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM) per eliminare il dolore. È chiaro quindi che il fenomeno del bruxismo, soprattutto se non curato adeguatamente, può portare alla distruzione dei denti. Il costante attrito delle arcate, il digrignamento involontario della mascella e la costante pressione muscolare possono portare a disturbi che possono variare da lievi a molto gravi, portando a fratture ossee e perdita dei denti.

 

Come smettere di digrignare i denti?

Certo, non esiste una pallottola d’argento e molto dipende da cosa la fa scattare.
Ad esempio, se il bruxismo è dovuto a motivi anatomici e morfologici, come una malocclusione, il dentista potrà valutare la possibilità di utilizzare mascherine notturne o apparecchi ortodontici. D’altra parte, se il problema del bruxismo è correlato ai farmaci che stai assumendo, è opportuno rivedere il trattamento con il tuo dentista e medico per vedere se c’è margine di miglioramento, se i farmaci sono efficaci nel ridurre “l’irritazione” al livello nervoso o se il trattamento può essere regolato. Se l’intervento terapeutico non è possibile, il dentista potrà consigliare l’utilizzo di un’occlusione per gestire il problema del bruxismo e limitarne i danni. Se invece il problema è legato ad una situazione di stress, aggressività o ansia, allora l’odontoiatra potrà valutare i presupposti che indirizzano il paziente ad una consulenza psicologica specialistica, mitigando l’entità del problema psicologico attraverso l’utilizzo occlusale i problemi.
 

Se il bruxismo è dovuto a una situazione stressante temporanea, è spesso consigliato provare tecniche di rilassamento o praticare attività come lo yoga o il pilates, che possono aiutare a liberare l’aggressività ripristinando l’equilibrio fisico ed emotivo. Anche un’ora di camminata quotidiana o di autoallenamento può aiutare a gestire lo stress e quindi a limitare il bruxismo. 

BITE: Non solo per smettere di digrinare i denti 

Abbiamo così visto come, in molti casi, i sintomi associati al bruxismo possono essere gestiti attraverso la prescrizione di strumenti terapeutici, come un bite che solo un dentista può prescrivere. L’occlusione notturna, in particolare, previene il bruxismo del paziente durante il sonno profondo mediante lo sfregamento costante contro i denti, che può distruggere continuamente i denti. Il bite però non ha solo la funzione di ostacolare il digrignamento dei denti ponendosi tra i denti, ma ha anche il compito di rilassare i muscoli coinvolti nel processo di bruxismo, favorendo la scomparsa di sintomi tipici come indolenzimento e dolore di il viso, il collo Anche i muscoli delle spalle.

 

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15/Ott/2021

Dente rotto o spezzato:
le prime cose da fare

Un dente rotto, spezzato o scheggiato può capitare per svariati motivi ed è sempre importante non andare nel panico: oggigiorno è possibile trovare soluzioni efficaci e con buona probabilità non invasive, ma ci sono alcune prime cose da fare per scongiurare possibili complicazioni.

I denti, anche se sani e forti, possono infatti subire piccole o grandi fratture, creparsi o rompersi in determinate situazioni.

Quali sono le cause di un dente rotto o spezzato?

La causa principale della rottura di un dente è di natura traumatica, conseguenza di un colpo ricevuto in seguito a una caduta, praticando sport o attività fisica. Ma i motivi possono essere molteplici e non sempre accidentali, a volte può verificarsi per cattive abitudini, scarsa attenzione e sottovalutazione di alcuni sintomi, per esempio nei casi di:

  • una carie non curata, che indebolisce il dente e lo rende più fragile
  • una forma grave di bruxismo, cioè digrignamento dei denti, soprattutto durante il sonno 
  • un morso a un cibo solido e molto duro

In tutti i casi è indispensabile capire l’entità della frattura. Se piccola e superficiale è possibile non rechi dolore, col rischio però che venga sottovalutata e trascurata, mentre se più profonda e vasta può essere dolorosa e il danno può intaccare il nervo o rendere la polpa esposta al freddo e al caldo.

Quali sono le prime cose da fare in caso di dente rotto o spezzato?

Ci sono vari accorgimenti che si possono prendere sin da subito quando capita di rompere, spezzare o scheggiare un dente, per evitare il peggiorare della situazione.

Nell’immediato è però fondamentale contattare un centro dentistico dove recarsi il prima possibile, solo un medico odontoiatra ha infatti capacità ed esperienza per valutare con precisione il danno ricevuto e lo stato di salute del dente. È importante giungere a una diagnosi in tempi brevi così da individuare la soluzione migliore per ripristinare l’aspetto estetico e funzionale del dente danneggiato.


PRENOTA SUBITO

Nel frattempo, in attesa di sottoporsi alla visita dal dentista, specialmente se si è impossibilitati a farlo il giorno stesso perché domenica o giorno festivo, si possono adottare le seguenti accortezze per alleviare il dolore e assicurare un’igiene adeguata:

  1. Fai un risciacquo della bocca con acqua tiepida o salata così da ridurre l’infiammazione
  2. Applica del ghiaccio ponendolo sulle guance o sulle labbra se conseguente a un forte trauma per evitare il gonfiore e alleviare il dolore 
  3. Utilizza una garza sterile per tamponare un’eventuale sanguinamento assicurandosi che il sangue smetta di uscire
  4. Lava i denti regolarmente al fine di non trascurare l’igiene, poiché un dente rotto è più debole e possono proliferare batteri ed infezioni
  5. Mangia cibi morbidi ed evitare di masticare con il dente danneggiato
  6. Conserva la parte mancante del dente rotto in un recipiente con una soluzione fisiologica o anche del semplice latte 

Seguire tutte queste regole agevola il compito dell’odontoiatra ed è possibile evitare l’aggravarsi della situazione. 

Quali soluzioni esistono per un dente rotto o spezzato?

È bene ribadire che i rimedi sopracitati non sono sufficienti e sono solo temporanei, è sempre e comunque necessario sottoporsi ad una valutazione approfondita per individuare la soluzione migliore per ripristinare la situazione in modo definitivo.

In base alla gravità del danno si aprono diverse possibilità, una delle quali può essere riposizionare il frammento mancante. Ci sono tanti altri trattamenti che, anche in base alla tipologia di rottura, possono intervenire sull’aspetto estetico o funzionale, per esempio:

  • applicazione di faccette dentali per coprire un difetto estetico solitamente sugli elementi anteriori
  • otturazione in composito, se è solo una leggera scheggiatura
  • smussatura del dente se il danno è molto superficiale, altrimenti rischia di danneggiare eccessivamente l’estetica
  • utilizzo di una corona dentale qualora la rottura fosse più ampia e la porzione di dente mancante più grande

Nei casi più gravi può esser necessaria una devitalizzazione o estrazione del dente.

Non aspettare!

Rivolgiti subito ad un Centro Dentistico SMILE ed affidati al personale medico esperto. È importante non sottovalutare il danno e ripristinare quanto prima la situazione per mantenere un buono stato di salute orale e generale.

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29/Lug/2021

Odontofobia: la paura del dentista
può avere gravi conseguenze

È comprensibile credere che, per molte persone, una visita dentistica non sia l’appuntamento più piacevole da inserire in agenda. Ma quando si manifesta una paura verso il dentista, in alcuni casi anche forte, ansie e timori possono essere considerati come una vera e propria malattia: l’odontofobia è riconosciuta infatti anche dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Questa patologia, se non viene affrontata in modo tempestivo, può portare a gravi conseguenze sulla salute orale, e quindi anche generale, del paziente. È quindi importante conoscerla per saper individuare i sintomi ed approcciarsi nel migliore dei modi con l’obiettivo di superare questa paura irrazionale.

Cos’è l’odontofobia?

L’odontofobia può essere definita come un intenso stato di paura nei confronti del dentista e delle cure odontoiatriche, generalmente prolungato, non giustificato e incontrollabile. Tale condizione induce comportamenti chiaramente identificativi del paziente odontofobico, una persona disposta a sopportare dolori e sofferenze piuttosto che sottoporsi ad una seduta odontoiatrica, e che per questo tende a rimandare sempre gli appuntamenti.

È infatti sufficiente, per una persona che soffre di questa paura, solo il pensiero per evocare (o rievocare, dato che in molti casi la paura è generata da una precedente esperienza poco piacevole) sensazioni negative. In altri casi, ad ampliare il disagio possono essere l’inconfondibile rumore degli strumenti dentistici come il trapano o il classico odore presente negli studi.

Come riconoscere i sintomi della paura del dentista?

È molto importante saper riconoscere i sintomi del paziente odontofobico per trovare le soluzioni più adeguate ad affrontare le ansie. Diversi sono i segnali e variano da persona a persona, possono manifestarsi insieme o anche singolarmente: 

  • Ansia al pensiero di problemi legati alla salute dentale o a interventi di chirurgia orale
  • Sudorazione eccessiva, tachicardia, ipertensione, tensioni muscolari
  • Mancanza di respiro o iperventilazione
  • Irrequietezza ed attacchi di panico
  • Vertigini, capogiri e sensazione di nausea, finanche allo svenimento
  • Particolari comportamenti durante la visita, come conati di vomito, incapacità di mantenersi fermi in una posizione comoda e rilassata

Come superare l’odontofobia?

Nei Centri Dentistici SMILE lavoriamo ogni giorno per rispondere ad ogni esigenza dei nostri pazienti, impegnandoci per mettere a proprio agio anche i pazienti più ansiosi: il nostro staff è formato e preparato, a disposizione sin dal primo contatto telefonico ed ingresso in struttura.

Grazie a una iniziale consultazione telefonica è possibile informarsi circa le soluzioni adottate nelle strutture e anticipare al personale le proprie ansie e timori, passo molto utile per poter individuare insieme il metodo migliore per superare l’odontofobia. I possibili rimedi variano dalle tecniche comportamentali ai farmaci, in base alle disponibilità della struttura di riferimento: 

  1. Tecniche di rilassamento e controllo comportamentale: sulla poltrona dentistica può essere molto utile eseguire esercizi di respirazione profonda e rilassamento muscolare
  2. Tecniche sedative e anestesiologiche: con la collaborazione di un anestesista, in particolari strutture attrezzate è possibile richiedere la sedazione cosciente, in grado di indurre una condizione di rilassamento, controllo della paura ed amnesia per tutto il tempo del trattamento, oppure, in casi di estrema paura, la sedazione profonda o anestesia generale.

Al paziente ansioso consigliamo anche altri utili accorgimenti che possono agevolare la riduzione della paura del dentista, suggeriamo per esempio di:

  • Venire ad incontrare lo staff e il dottore in un incontro conoscitivo prima della vera seduta dentistica
  • Farsi accompagnare da un caro familiare o un amico di fiducia
  • Prenotare l’appuntamento di prima mattina, così da non accrescere l’ansia durante la giornata

Conseguenze della paura del dentista

Un paziente odontofobico, se non in grado di affrontare e superare le proprie ansie, può aggravare la propria salute orale e generale. Le conseguenze dell’odontofobia, causate dall’incapacità di sottoporsi a cure odontoiatriche adeguate, a volte anche di fissare un semplice controllo dentistico, possono essere gravi: 

  • accumulo di placca e tartaro, se non vengono eseguite sedute professionali di igiene orale periodiche (almeno ogni 12 mesi)
  • insorgenza di carie, anche profonde ed importanti. La carie infatti non guarisce spontaneamente, se non trattata può degenerare in pulpite ed evolversi in ascesso intaccando completamente polpa e radici del dente
  • maggior probabilità di gengivite, cioè l’infiammazione delle gengive causata da un’insufficiente igiene orale. La gengivite, che causa dolore, sanguinamento e ipersensibilità alle gengive, se non curata tempestivamente, può causare la piorrea, nota come parodontite, uno stato di infiammazione cronico e irreversibile delle gengive che ne provoca la recessione
  • come conseguenza di tutte le condizioni sopracitate c’è la perdita dei denti
  • una bocca non curata, con stadi di infezione avanzati ed elementi dentali mancanti, può ripercuotersi sullo stato di salute generale psicofisico della persona, limitandolo nell’alimentazione, nella digestione e nella sfera sociale

Vuoi sapere di più?

Chiamaci per conoscere lo staff e il personale medico dei Centri SMILE, potrai prenotare un appuntamento in tutta serenità con un nostro medico odontoiatra esperto. Non sottovalutare i rischi e agisci tempestivamente: la visita è comprensiva di valutazione clinica approfondita, completa di esami diagnostici se ritenuti necessari del medico ed eventuale piano di cura personalizzato.

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25/Gen/2021

Sanguinamento gengivale:
un segnale da non sottovalutare

Il sanguinamento gengivale non è mai fisiologico, anche la minima traccia di sangue che possiamo riscontrare nella saliva o durante la quotidiana igiene orale è un segnale da non trascurare. Le gengive infatti non dovrebbero sanguinare in una condizione normale, pertanto è un allarme che è bene non sottovalutare.

Le gengive sono molto importanti per la salute dei denti e in generale per la funzionalità della bocca, dato che sono responsabili di proteggere adeguatamente l’osso su cui si sostengono proprio gli elementi dentali. Con il termine gengiva si intende infatti quel tessuto molle che riveste in superficie le ossa mascellare e mandibolari, un elemento fondamentale del parodonto.

Le gengive in salute si mostrano con un colore rosa chiaro e la loro forma segue la regolare morfologia dei denti.

Perché le gengive sanguinano?

Una gengiva sanguinante è spesso una gengiva infiammata. La si può generalmente riconoscere perché apparire arrossata, gonfia o anche lucida. L’infiammazione delle gengiva è causata nella gran parte dei casi da un’igiene orale inadeguata, dovuta da cattive abitudini come:

  • pulizia dei denti irregolare, saltuaria o affrettata
  • spazzolamento eccessivamente energico
  • mancato utilizzo di filo interdentale e collutorio
  • igiene dentale professionale non eseguita a intervalli regolari 

Se queste consuetudini si protraggono nel tempo diventano responsabili dell’accumulo di placca e tartaro che, depositandosi nei colletti, cioè tra i denti e le gengive, oltre ad infiammare la gengive ne comportano il graduale ritiro. Questo stato infiammatorio è definito gengivite.

Altri motivi che possono condizionare o aggravare il sanguinamento gengivale sono:

  • tabagismo
  • assunzione di alcuni farmaci, come gli anticoagulanti
  • cambiamenti ormonali, come l’aumento del progesterone in stato di gravidanza
  • carenza di vitamina C e K che ne indebolisce i tessuti

Attendere che la condizione di arrossamento o addirittura sanguinamento possa aggravarsi è molto rischioso, prenota adesso una visita di controllo presso uno dei Centri Dentistici SMILE.


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Quali sono i rimedi alla gengivite?

Sane abitudini quotidiane e comportamenti virtuosi consentono di preservare la salute delle gengive e prevenirne l’arrossamento e il sanguinamento, oltre ad invertire il processo infiammatorio. Alla base c’è sicuramente una corretta igiene orale con alcune semplici regole:

  • spazzolare i denti tre o quattro volte al giorno, preferibilmente dopo ogni pasto
  • utilizzare uno spazzolino con setole morbide e evitare di strofinare le gengive con eccessiva forza
  • pulire gli spazi interdentali passando delicatamente il filo

Inoltre è bene evitare fumo e alcool, che possono aggravare intaccare lo stato di salute delle gengive, e sottoporsi ad ablazione del tartaro professionale regolarmente, ogni 6 o massimo 12 mesi.

La gengivite è infatti un’infiammazione reversibile, che può cioè essere curata seguendo queste buone norme. Nel caso venisse però trascurata, sottovalutando i segnali che il nostro corpo ci dà, anche quelli lievi, può degenerare in patologie come la parodontite e avere cause molto più gravi, fino alla perdita dei denti. I sintomi, oltre all’arrossamento e sanguinamento, sono:

  • ipersensibilità al freddo e al caldo
  • gonfiore e dolore
  • alterazione dei sapori
  • alitosi

Quando si manifestano questi sintomi, è consigliato chiedere un consulto medico, recandosi da un dentista.

Quali sono le conseguenze della gengivite?

Abbiamo detto sin da subito che i sintomi delle gengivite, come ad esempio il sanguinamento, non sono da sottovalutare. Il motivo è presto detto: le conseguenze di tale disturbo possono essere molto gravi per la salute della bocca.

Una prima conseguenza può essere la recessione gengivale, che si mostra con gengive ritirate. Questa condizione può comportare innanzitutto la mobilità dei denti, oltre a dolore e sensibilità, poiché le gengive restano esposte.

Una volta avviato questo processo, il rischio è che se non trattata tempestivamente, la gengivite può peggiorare in piorrea, nota come parodontite. Questa grave patologia parodontale è la principale causa di perdita dei denti, dato che l’infiammazione si estende a tutti i tessuti a sostegno del dente, quindi non solo gengive ma anche legamento parodontale e osso alveolare, definiti unitamente come parodonto. La parodontite è irreversibile pertanto è fondamentale prevenirla o almeno diagnosticarla tempestivamente.

La parodontologia è la branca dell’odontoiatria che studia i questi tessuti del parodonto, comprese quindi le gengive. In caso di sintomi come quelli sopracitati, rivolgersi a una struttura specializzata e chiedere un consulto con un medico odontoiatra esperto in parodontologia può risultare un’arma fondamentale nella prevenzione della perdita dei denti.

Vuoi sapere di più?

Prenota un appuntamento con un nostro medico odontoiatra esperto presso uno dei Centri Dentistici SMILE. Non sottovalutare i rischi e agisci tempestivamente: la visita è comprensiva di valutazione clinica approfondita, completa di esami diagnostici se ritenuti necessari del medico ed eventuale piano di cura personalizzato.

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11/Nov/2020

PROCEDURE PREVENZIONE COVID-19
Andare dal dentista si può. Ed è sicuro! 

I Centri Dentistici SMILE sono regolarmente operativi, perché si può andare dal dentista ed è sicuro.
Anche in questo particolare momento, in piena conformità agli ultimi DPCM e disposizioni governative, SMILE resta al servizio della salute orale di tutti i pazienti.

Nel rispetto delle più precise procedure di sicurezza, continueremo a garantire elevati standard di igiene, sterilità e sanificazione per contrastare il contagio da COVID-19.
In questo modo, consentiamo a tutti nostri pazienti di proseguire senza interruzioni i piani di cura in corso e di iniziare nuovi percorsi per migliorare la qualità della loro vita.

È possibile prenotare un appuntamento e recarsi presso i nostri Centri Dentistici motivando lo spostamento per questioni di salute.
Se si desidera, è possibile richiedere al proprio centro SMILE di fiducia l’email di giustificativo, con data e ora del proprio appuntamento.

PRENOTA QUI

Le misure anti-contagio dei Centri SMILE

Tutti i membri dello staff e l’equipe medica, odontoiatri ed igienisti, sono formati per attenersi alle norme introdotte con il protocollo anti-contagio in vigore da inizio dell’emergenza sanitaria, al fine di minimizzare il rischio di diffusione di covid-19. Vogliamo assicurare la possibilità di andare dal dentista in modo sicuro a tutti i cittadini.

Triage Telefonico e in Accettazione

Il giorno precedente all’appuntamento ogni paziente viene sottoposto a un triage telefonico in fase di conferma, durante il quale risponde ad una serie di domande mirate a prevenire l’ingresso in struttura a potenziali contagiati. Il questionario, che viene riproposto in forma cartacea all’ingresso nella struttura, indaga sullo stato di salute generale del paziente, su eventuali sintomi collegabili alla forma virale del Covid-19 e su contatti a rischio avvenuti negli ultimi 14 giorni.

Un paziente che risponde positivamente anche ad uno solo dei quesiti, non può accedere al Centro SMILE e rimandiamo il suo appuntamento a distanza almeno di 2 settimane.

Termoscanner

Nei Centri SMILE è presente una zona di pre-ingresso delimitata entro la quale ciascuno paziente attende la misurazione della propria temperatura corporea tramite termometro frontale. A chiunque dovesse essere rilevata una temperatura superiore a 37,5°C è inibito l’accesso al Centro Dentistico e rimandato l’appuntamento.

Mascherina e Gel Igienizzante

Ciascun paziente è tenuto ad indossare una mascherina chirurgica nelle aree dei Centri SMILE. Qualora un paziente si presentasse sprovvisto all’appuntamento, ne riceverà una dal personale mentre attende nella zona di pre-ingresso.
Una volta verificata la possibilità di poter accedere, ogni paziente viene invitato a utilizzare la soluzione idroalcolica per igienizzare le mani messa a disposizione in reception. In alternativa può recarsi in bagno per effettuare un lavaggio secondo la procedura esposta.

Deposito Effetti Personali e Copriscarpe

Il paziente ripone negli appositi armadietti posti nella zona di ingresso tutti i propri effetti personali, quali borse, giacche e cappotti. In questo modo gli oggetti potenzialmente contaminati non vengono introdotti nell’area clinica del Centro Dentistico. Per accedere all’area operativa in totale sicurezza, il paziente riceve in dotazione anche dei copriscarpe monouso.

Sala d’Attesa e Distanze di Sicurezza

Nei Centri Dentistici SMILE abbiamo posto in sicurezza tutte le sale d’aspetto e adibite per accogliere un numero massimo di pazienti consentito in base alle loro dimensioni, con distanze di sicurezza minime di 2 metri.
Tutte le superficie delle aree comuni sono sgombre e libere da materiali non indispensabili, quali riviste e fogli.

Gli accompagnatori, ad eccezione per i pazienti minori o disabili, sono invitati a restare all’esterno del Centro.

Dispositivi di Protezione

Tutto lo staff presente nei Centri SMILE, odontoiatri, operatori sanitari e personale amministrativo, ha in dotazione i dispositivi di protezione individuale adeguati per fronteggiare il rischio di contagio, come mascherine, visiere, camici monouso, occhiali e guanti.
La salute e la sicurezza nelle nostre strutture è sempre stato un pilastro della filosofia SMILE ed ancora di più in questo particolare momento rivolgiamo il nostro impegno quotidiano alla tutela di pazienti e operatori.

Sanificazione dei Locali

Riserviamo in agenda uno spazio adeguato tra un paziente e il successivo per permettere al personale di svolgere con cura tutte le fasi di sanificazione delle sale operative previste nei protocolli SMILE. Pulizia di tutte le superfici, sostituzione delle pellicole coprenti, disinfezione degli strumenti e svestizione del personale sanitario: tutte operazioni indispensabili per eliminare ogni eventuale traccia di virus.
 
Il tuo sorriso è importante, anche adesso! Per questo continuano a prendercene cura, in tutta sicurezza.


Affidati ad esperti e assicurati che vengano rispettati protocolli di qualità.

Prenota senza pensieri una visita di controllo accurata ed approfondita, nei Centri Dentistici SMILE andare dal dentista è sicuro e possibile: potrai godere di ambienti sicuri e personale qualificato per rispondere ad ogni tua esigenza.

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16/Set/2020

Cos’è la sedazione cosciente e chi può farla?

Affrontare la paura del dentista non è sempre facile, l’odontofobia colpisce un gran numero di persone e può essere concausa di patologie al cavo orale trascurate e non curate. Col tempo infatti, ciò che può essere un leggero arrossamento alle gengive, si può aggravare in parodontite. Così come carie o ascessi possono essere conseguenza dell’accumulo di tartaro e placca non rimossi tramite una seduta di igiene dentale professionale. Una delle possibili soluzioni per alleviare ansie e timori è la sedazione cosciente, ma cos’è e chi può farla?

Disagio e paure possono essere ridotti o completamente eliminati grazie alla tecnica della sedazione cosciente, particolarmente indicata proprio per pazienti odontofobici: durante interventi di chirurgia orale, per otturazioni, devitalizzazioni o pulizie dentali approfondite, con questa tecnica il paziente può rilassarsi restando cosciente in uno stato di maggiore serenità.

In cosa consiste la sedazione cosciente?

Procedura

La sedazione cosciente richiede la presenza di un medico o di un anestesista e prevede la somministrazione di diversi farmaci in base al metodo con cui viene indotta. Le principali metodologie sono le seguenti:

  • Per inalazione tramite mascherina facciale, in un mix di protossido di azoto e ossigeno,
  • Via orale, con l’assunzione di farmaci della categoria delle benzodiazepine

La procedura è molto semplice e generalmente viene eseguita direttamente sulla poltrona dentistica: dopo essersi accomodati, si riceve la sedazione cosciente tramite uno dei metodi sopracitati ed in seguito si attende l’effetto dei farmaci, che può variare da pochi minuti (tramite iniezione ed inalazione) a 30-60 (via orale).

Prima e durante il trattamento, il medico monitora la pressione sanguinea ed il respiro.

Effetti e controindicazioni

La sedazione cosciente è una tecnica sicura, il che la rende adatta a quasi tutti i tipi di pazienti ed in particolare ai bambini, anche i più piccoli. Può essere praticata nei pazienti ansiosi, cardiopatici, ipertesi o anche epilettici e si rileva molto utile. Gli effetti sulla persona sono infatti:

  • rilassamento, benessere e serenità
  • controllo del dolore
  • stato di coscienza (si resta svegli e vigili)

Al termine del trattamento, l’effetto scompare rapidamente, il che rende il paziente in grado di poter fare rientro a casa in autonomia.

Questa tecnica ha alcune controindicazioni, se somministrata tramite inalazione, nel caso di difficoltà respiratorie, bronchiti croniche o sinusite. Allo stesso tempo, il protossido d’azoto ha il vantaggio di essere totalmente anallergico.

Si registrano alcuni effetti collaterali, che dipendono da persona a persona, riassumibili in:

  • brevi amnesie
  • rallentamento dei riflessi
  • mal di testa
  • spossatezza
  • formicolio alle estremità, come mani e piedi

Nei Centri Dentistici SMILE puoi contare sulla professionalità dei medici, un staff preparato e qualificato e tecnologie avanzate per accoglierti in tutta sicurezza e tranquillità anche in caso di trattamenti complessi.

Non rinunciare alla salute dei tuoi denti e a mostrare un sorriso bello e sano per la paura del dentista. Riabilita adesso le funzionalità della tua bocca: anche in caso di denti mancanti, possiamo trovare la soluzione migliore.

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04/Nov/2019

In cucina con il dentista

Tra medicina e alimentazione c’è un il legame indissolubile da tempo immemore, così come tra la salute dei denti e la nutrizione. A ricordarcelo, una famosa frase di Ippocrate, considerato il padre della medicina della Grecia antica:

Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo

Non è quindi certamente una scoperta del ventunesimo secolo che l’alimentazione è indispensabile anche per la salute della nostra bocca e dei nostri denti, per questo nei Centri Smile suggeriamo una vera e propria dieta del sorriso!

In generale, ma ancor più nello specifico periodo post cure odontoiatriche, i nostri medici consigliano un regime alimentare preciso. La nostra bocca infatti è paragonabile ad un delicato ecosistema dove, per mantenere inalterato il suo equilibrio, è necessario porre particolare attenzione, specialmente sulla scelta dei cibi da ingerire. Affidati a medici esperti, chiedi consiglio con un check-up completo ed approfondito a uno dei dentisti Smile!

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Attenzione agli zuccheri!

Nella nostra bocca risiedono numerose specie di batteri, responsabili della placca:

se non curata con attenzione, si corre il rischio di formazione della carie, conseguenza di un processo che trasforma lo zucchero presente in molti alimenti in un acido in grado di aggredire lo smalto dei denti.

Per evitare il “rischio carie” due regole primarie, chiare e semplici:

  1. limitare l’assunzione di cibi e bevande con un alto contenuto di zuccheri
  2. spazzolare sempre i denti alla fine di ogni pasto e ogni spuntino, anche se breve.

È bene ricordare a proposito che non è tanto la quantità di zuccheri a provocare la carie, ma la frequenza di assunzione.

Cosa non deve mai mancare in una dieta per la salute dei nostri denti

Per aiutare la prevenzione di patologie come gengiviti e malattie parodontali, oltre ad una attenta igiene orale, è consigliato seguire un’alimentazione nella quale non possono mancare:

  • Magnesio
  • Calcio
  • Zinco
  • Ferro
  • Manganese
  • Selenio
  • Vitamine C, E ed A

Una dieta con il giusto equilibrio di questi elementi, impedisce un calo delle difese immunitarie ed evita conseguenze dannose per tutto il nostro organismo, denti e bocca compresi.

Accorgimenti nell’alimentazione dei bambini

Il legame tra denti e nutrizione ci accompagna per tutta la vita, a partire dai primi piccoli dentini “da latte”.

Anche durante la permuta dei denti, con l’eruzione di quelli definitivi, è consigliata la somministrazione di cibi e bevande con particolari consistenze e temperature che aiutino ad alleviare il dolore di cui il bambino può soffrire, per esempio:

  • Ghiaccioli
  • Cubetti di ghiaccio divisi in pezzi più piccoli da sciogliere in bocca
  • Verdure crude e fredde come il finocchio e la carota

Il freddo ha infatti un effetto anestetico, quindi utili nella fase del “taglio” della gengiva da parte dei denti.

Ricordiamoci che molte delle abitudini alimentari completamente errate e dannose per l’equilibrio della nostra bocca vengono apprese da piccoli, quindi… proteggi il tuo bambino oggi per la sua salute di domani!

Creare il giusto rapporto tra denti e cibo è fondamentale sia per grandi che piccini.

Il cibo può essere utile per la salute dei nostri denti, siano quelli da latte che permanenti, offrendo magnesio, calcio e vitamine.
Ma può anche essere dannoso per lo smalto, per questo consigliamo buone abitudini e controlli periodici per un sorriso bello e sano!

È importante eseguire una valutazione clinica e una seduta professionale di igiene dentale almeno una volta ogni 12 mesi.

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21/Ott/2019

Fashion Week… Fashion Smile

A diverse settimane dal termine della celebre Fashion Week che si è tenuta a Milano, noi dei Centri Smile abbiamo fatto una rassegna dei migliori sorrisi delle star che hanno partecipato all’evento.

Durante la Settimana della Moda, passerelle e abiti di tendenza sono sotto l’obiettivo di ogni critico, ma i nostri cacciatori di sorrisi si sono focalizzati sui volti e le espressioni che questo evento è in grado di regalare.

Guardando le modelle in passerella, volto serio e sguardo deciso… beh, non ne abbiamo trovato neanche uno. Ma è dalla passerella al red carpet che il sorriso fa la differenza!

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I sorrisi dei VIP

Splendenti e radiosi quelli dei numerosi personaggi famosi e ospiti d’onore invitati da tutto il mondo.

Il risultato è stato un successone! Fotografi a caccia dello scatto più esclusivo e VIP pronti a farsi immortalare con i lori profili migliori: abbiamo deciso di raccogliere i più sgargianti in un book fotografico che li manda di diritto nell’Olimpo dei sorrisi perfetti della Fashion Week.

Scopriteli con noi!

Da sinistra a destra, come in una formazione di campionesse del Sorriso:

  1. La famosissima conduttrice televisiva Alessia Marcuzzi
  2. La conduttrice e giornalista italiana Benedetta Parodi
  3. La conduttrice televisiva Filippa Lagerback
  4. L’attrice statunitense Katie Holmes, ex moglie di Tom Cruise
  5. L’ex modella e showgirl Martina Colombari

Vuoi anche tu un sorriso da star?

Con i Centri Dentistici SMILE finalmente puoi, vieni a scoprire i nostri trattamenti di estetica dentale per un sorriso bello e sano!
Inizia con una seduta professionale di igiene dentale al costo 40€ e valuta un trattamento di sbiancamento dentale rapido ed efficace.

 

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02/Ott/2019

Sport e denti, una relazione un po’ difficile

Come tutti sappiamo, lo sport è un valido alleato della nostra salute, ci fa sentire meglio, più tonici e in forma. Aiuta il rilascio delle endorfine, che migliora il nostro umore e ci regala quella sensazione di benessere tipica di quando si è appena finito di fare attività sportiva, oltre a mantenere un fisico allenato e giovane. Ma sport e denti, un legame più forte di quel che si possa pensare, non sempre sono andati d’accordo…

Leggi qui sotto, ci sono molti validi motivi per cui i dentisti dei Centri Smile ci mettono in guardia: in alcune situazioni, meglio prestare attenzione ai propri denti!

Top Five degli “inciDenti” più memorabili, quando sport e denti si scontrano

1. Aleksandar Kolarov: l’episodio risale al 2016, l’allora giocatore del Manchester City, a causa di uno scontro con un avversario perse un incisivo, ma terminò l’incontro uscendone vincitore. Negli spogliatoi, il secondo portiere dei citizens, Willy Caballero, lo immortalò in una fotografia che postò sui social: “Partita incredibile, vittoria per 2-1 contro lo United! In questa foto uno dei miei guerrieri. Riuscite a trovare l’unica cosa che ha perso oggi?

2. Isaiah Thomas: siamo nel 2017, il cestista statunitense, professionista nella NBA con i Washington Wizards, quando militava nei Boston Celtics in una sfida proprio contro i Wizards perse un dente dopo un contatto con un avversario. Con un invidiabile aplomb, raccolse il suo dente da terra e vinse l’incontro disputando un match formidabile con 33 punti 9 assist e 1 rimbalzo. Il dente raccolto lo avrà messo sotto al cuscino in attesa della fatina?

3. Sara Gama: il capitano della nazionale di calcio femminile italiana, durante l’ultimo Mondiale, ha perso un dente per via di un calcio sul viso ricevuto da una giocatrice giamaicana. Stoicamente la numero 3 non ha accennato a lamenti e ha terminato il match, uscendo dal campo vincitrice. In un’intervista nel post-partita dichiarò: “Come sta il mio dente? Vediamo dopo il check-up, non benissimo ma l’abbiamo sacrificato per il passaggio del turno”.

Sara Gama ha perso un dente durante una partita con la nazionale di calcio femminile

4. Elliot Yeo: nel 2014 la stella dei West Coast Eagles, squadra di prima divisione del football australiano, a soli 20 anni era già molto forte e promettente. Durante un match contro i Melbourne Cricket Ground perse due denti in uno scontro con un avversario, arbitri e giocatori gli diedero una mano a cercarli, ma senza risultati. In quel periodo si stava avvicinando il Natale e finita la partita sui social postò: “Tutto ciò che voglio per Natale sono i miei due denti”.    

5. Non solo professionisti: nel 2016, durante una partita di calcio di prima categoria in Campania, l’arbitro avrebbe perso un dente dopo aver usato il fischietto. Nel corso del primo tempo il direttore di gara ha così interrotto la partita chiedendo assistenza ai giocatori, che si sono improvvisati dentisti. Al termine di questa bizzarra scenetta, a causa del dolore, l’arbitro ha poi deciso di fischiare la fine della partita. La notizia è stata resa nota da una testata locale, ma per mezzo dei social ha superato i confini regionali, raggiungendo tutta Italia.

E tu pratichi sport? Hai mai avuto incidenti simili?

Affidati agli esperti Smile, è possibile valutare soluzioni che possano proteggere il tuo sorriso o migliorare malocclusioni e disallineamenti che rischiano di incidere negativamente anche sulla postura e sulle performance fisiche.
Inoltre è possibile tornare a masticare ciò che desideri e a ridere senza alcun imbarazzo grazie ai trattamenti di protesi e implantologia, ritrovando il sorriso perso ripristinando la naturale funzionalità ed estetica dei denti mancanti o danneggiati.

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