Bruxismo Dentale

10 Maggio 2023 by Smile
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Bruxismo dentale

Che cos’è il bruxismo?

Il bruxismo è il digrignamento o lo spazzolamento involontario dei denti; non è una malattia masticatoria o correlata al cavo orale, ma è ora riconosciuta come un disturbo del sonno. Secondo l’American Academy of Sleep Medicine, è una “parasonnia”, o più specificamente un “disturbo del movimento correlato al sonno“, che colpisce circa l’8% della popolazione. Di diversa origine è il digrignamento diurno dei denti, che sembra essere più correlato a problemi originati da ansia, postura o sindrome occlusale.

Il digrignamento dei denti logora i denti e, nei casi più gravi, le gengive. Anche il sistema muscolare può risentirne negativamente, tra cui ipertrofia muscolare, contratture, ecc. L’articolazione temporomandibolare è sottoposta a carichi di lavoro eccessivi che possono danneggiare le strutture cartilaginee e legamentose.

Cosa causa il bruxismo?

Non sembra esserci alcuna connessione con la fisiologia masticatoria o l’anatomia dentale.

Secondo recenti ricerche, il bruxismo sembra essere associato all’insorgenza di “cortecce associate al sonno” e “risvegli volontari”. Queste condizioni sono anomalie transitorie nell’attività cerebrale durante il sonno che influenzano la respirazione, il cuore, la circolazione e l’attività muscolare. I meccanismi che coinvolgono gli organi elencati avvengono attraverso la produzione di sostanze che producono stimoli diretti agli organi. Sono sostanze adrenergiche normalmente prodotte dall’organismo in situazioni di pericolo immediato.

Secondo questa teoria, il bruxismo è un disturbo del sonno come mioclono, sindrome delle gambe senza riposo, russamento con OSAS, sonnambulismo, insonnia.

Cosa può creare il bruxismo?

A lungo termine, il bruxismo può causare erosioni profonde e distruttive che possono fratturare le superfici occlusali dell’elemento restaurativo.

A causa del lavoro costante, i muscoli della masticazione coinvolti diventano ipertrofizzati e i muscoli assorbiti possono diventare doloranti o causare mal di testa e dolore al collo.

 L’ATM (articolazione temporo-mandibolare) può danneggiarsi e produrre una sindrome dolorosa o una disfunzione: “sindrome da dolore disfunzionale”. In alcuni pazienti sono presenti cefalea e dolore craniofacciale, spesso interpretati come disturbi sottostanti senza causa apparente.

Uno studio recente ha confermato che il 15% dei pazienti con bruxismo presentava alterazioni delle onde cerebrali durante gli attacchi, sudorazione nel 23%, palpitazioni nel 62%, perdita della libido nel 50% e ipertensione nel 19% sembravano essere strettamente correlati.

Come viene diagnosticato il bruxismo?

 Il bruxismo può essere facilmente sospettato quando c’è un’intensa erosione dei denti e ipertrofia del massetere (muscolo masticatorio). La diagnosi viene effettuata attraverso una serie di valutazioni per determinarne la gravità, che è proporzionale all’impatto dell’arousal (microarousals). La polisonnografia domestica è un mezzo di primo soccorso per monitorare durante il sonno: frequenza respiratoria, saturazione di ossigeno, frequenza cardiaca, pressione sanguigna.

 In caso di dubbio sulla diagnosi, si raccomanda di condurre una diagnosi differenziale da condizioni simili come l’epilessia notturna eseguendo la video polisonnografia utilizzando un elettroencefalogramma (EEG). Anche l’EMG dei muscoli masticatori è un importante aiuto nella diagnosi. Quando sono presenti mal di testa da tensione o tinnito, gli specialisti eseguono un’ulteriore valutazione per il triage diagnostico.

Rimedi e trattamenti

Il trattamento più comune per il bruxismo è il bite, una maschera in resina modellata sull’arcata dentale che protegge i denti, riduce i danni da attrito eccessivo e aiuta a rilassare i muscoli dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM) per eliminare il dolore. È chiaro quindi che il fenomeno del bruxismo, soprattutto se non curato adeguatamente, può portare alla distruzione dei denti. Il costante attrito delle arcate, il digrignamento involontario della mascella e la costante pressione muscolare possono portare a disturbi che possono variare da lievi a molto gravi, portando a fratture ossee e perdita dei denti.

 

Come smettere di digrignare i denti?

Certo, non esiste una pallottola d’argento e molto dipende da cosa la fa scattare.
Ad esempio, se il bruxismo è dovuto a motivi anatomici e morfologici, come una malocclusione, il dentista potrà valutare la possibilità di utilizzare mascherine notturne o apparecchi ortodontici. D’altra parte, se il problema del bruxismo è correlato ai farmaci che stai assumendo, è opportuno rivedere il trattamento con il tuo dentista e medico per vedere se c’è margine di miglioramento, se i farmaci sono efficaci nel ridurre “l’irritazione” al livello nervoso o se il trattamento può essere regolato. Se l’intervento terapeutico non è possibile, il dentista potrà consigliare l’utilizzo di un’occlusione per gestire il problema del bruxismo e limitarne i danni. Se invece il problema è legato ad una situazione di stress, aggressività o ansia, allora l’odontoiatra potrà valutare i presupposti che indirizzano il paziente ad una consulenza psicologica specialistica, mitigando l’entità del problema psicologico attraverso l’utilizzo occlusale i problemi.
 

Se il bruxismo è dovuto a una situazione stressante temporanea, è spesso consigliato provare tecniche di rilassamento o praticare attività come lo yoga o il pilates, che possono aiutare a liberare l’aggressività ripristinando l’equilibrio fisico ed emotivo. Anche un’ora di camminata quotidiana o di autoallenamento può aiutare a gestire lo stress e quindi a limitare il bruxismo. 

BITE: Non solo per smettere di digrinare i denti 

Abbiamo così visto come, in molti casi, i sintomi associati al bruxismo possono essere gestiti attraverso la prescrizione di strumenti terapeutici, come un bite che solo un dentista può prescrivere. L’occlusione notturna, in particolare, previene il bruxismo del paziente durante il sonno profondo mediante lo sfregamento costante contro i denti, che può distruggere continuamente i denti. Il bite però non ha solo la funzione di ostacolare il digrignamento dei denti ponendosi tra i denti, ma ha anche il compito di rilassare i muscoli coinvolti nel processo di bruxismo, favorendo la scomparsa di sintomi tipici come indolenzimento e dolore di il viso, il collo Anche i muscoli delle spalle.

 

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